Esplora il Monte Arazecca: Un Viaggio tra Storia e Natura

Il Monte Arazecca, situato nel comprensorio turistico di Roccaraso, è una delle gemme nascoste dell’Abruzzo, che offre non solo panorami mozzafiato, ma anche un ricco passato storico. Questa escursione, che parte dal pianoro dell’Aremogna, conduce a un belvedere straordinario sui monti abruzzesi e molisani, e offre un’immersione profonda nella storia della Seconda Guerra Mondiale.

Panoramica Ambientale

Il fiume Sangro, che scorre da Barrea e cambia direzione presso Alfedena, si dirige verso nord-est, attraversando Castel di Sangro, Ateleta e Quadri. La sua sponda sinistra è dominata da un alto gradino montuoso che ospita il Monte Arazecca e la Monna, le cui pendici precipitano verso i villaggi della piana sottostante. L’area circostante è caratterizzata da un’alternanza di pianori e rilievi montuosi, che includono il piano delle Cinque Miglia e le cime di Maiella, Pizzalto e Rotella. In questa cornice, i monti di Roccaraso, tra cui l’Arazecca, lo Spino Rotondo e la Monna, si stagliano come sentinelle su questo paesaggio montano.

Testimonianze della Seconda Guerra Mondiale

Nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Arazecca fu trasformato in un avamposto strategico dai tedeschi che fortificarono la zona come parte della linea Gustav. Il gradino montuoso del Sangro, con il suo terreno accidentato, si rivelò una posizione ideale per la difesa. Le batterie di artiglieria sistemate sull’Arazecca e a Roccacinquemiglia furono decisive nel respingere gli attacchi alleati. I paesi della zona furono distrutti e la popolazione evacuata, mentre i ponti e le ferrovie furono sabotati. I tedeschi inflissero una dura repressione, inclusa una strage di civili a Pietransieri. Solo con la caduta di Montecassino, i tedeschi furono costretti a ritirarsi, lasciando il Sangro e spostandosi più a nord.

L’Itinerario dell’Escursione

Per raggiungere il Monte Arazecca, inizia il percorso da Roccaraso, seguendo per 7,2 km la strada che conduce alla zona sciistica dell’Aremogna e alla cabinovia delle Toppe del Tesoro. Il monte Arazecca è ben visibile sulla sinistra. Abbandona l’asfalto e segui una strada sterrata, inizialmente sassosa e poi più agevole, che attraversa il pianoro dell’Aremogna. Puoi parcheggiare a metà del pianoro vicino a un bar e a un impianto di risalita.

A piedi, dirigiti verso est, attraversando una pista erbosa e proseguendo su un sentiero sterrato fino a raggiungere la Sella Campitelli (1466 m). Da qui, prendi il sentiero in salita a destra (segnale celeste su una pietra) e attraversa il bosco. Dopo circa mezz’ora, troverai due faggi numerati, accanto a piazzole per il carico del legname. A destra di questi faggi, segui un sentiero non segnato ma ben tracciato che sale regolarmente nel bosco.

Più in alto, incrocia un sentiero segnato con bolli rossi e segui la traccia in salita. Qui, le piazzole dell’artiglieria tedesca sono ancora visibili. Al faggio segnato con una freccia rossa, lascia il sentiero segnato e sali sulla cresta, seguendo i segnavia bianco-rossi. La salita culmina con una vista panoramica dalla vetta del Monte Arazecca (1830 m), segnata da una grande croce e dai resti delle fortificazioni tedesche.

Panorami e Ritorno

Dalla vetta, il panorama è semplicemente grandioso. A sud, Castel di Sangro e il vallone di Sant’Ilario si estendono ai tuoi piedi. Verso est, il profilo del Molise è segnato dai monti Campo, Capraro, Montagnola e Matese. Continuando in senso orario, le cime della Maiella e le Toppe del Tesoro si ergono all’orizzonte. A nord, la regione degli altopiani, con il piano delle Cinquemiglia e le creste della Maiella, si svela in tutta la sua magnificenza. Il percorso dell’antico tratturo, visibile dal Monte Arazecca, si snoda tra i monti e i villaggi circostanti.

Per il ritorno, puoi seguire il percorso dell’andata, che risulta leggermente più veloce. Alternative più dirette nel bosco sono disponibili per i più esperti.

Questa escursione non solo ti porterà a scoprire uno dei panorami più spettacolari dell’Abruzzo, ma ti offrirà anche un’immersione nelle memorie di un periodo cruciale della storia. Buona esplorazione!

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